L’agroecologia rappresenta un prezioso alleato nella lotta alla grave crisi ambientale con cui siamo costretti a fare i conti ma è anche un elemento prezioso per la creazione di un’economia davvero sostenibile. In tale ottica, è fondamentale raccontare le buone pratiche già messe in pratica da molti produttori attenti ai processi naturali, alla complessità e alla specificità locale degli ecosistemi, capaci di innovare, sperimentare nuove tecnologie senza perdere mai di vista gli antichi saperi della cultura rurale.
Per tale ragione, in occasione della trentesima edizione di Festambiente, la manifestazione nazionale dell’associazione ambientalista organizzata ogni anno a Rispescia (Gr), sono state premiate alcune tra le realtà del settore agricolo più virtuose in questo ambito. Ad essersi aggiudicati i riconoscimento sono stati piccole aziende, produttori e cooperative che operano nel rispetto del patrimonio ambientale, sociale e culturale dei loro territori. Sul podio anche la Maremma con tre buone pratiche premiate, a dimostrazione del fatto che il luogo in cui ha sede il polo nazionale per l’agroecologia rappresenta un modello da replicare.
Le buone pratiche premiate a Festambiente fotografano alla perfezione le tante sfaccettature di un’agricoltura che getta le sue basi sul rispetto dell’ambiente e che garantisce cibo buono, sano e di qualità ma anche tutela delle risorse naturali, della varietà genetica della bellezza del paesaggio dei saperi e dei sapori che rendono unico e irripetibile ogni territorio italiano. Benefici, questi, che vanno ben oltre il prezzo del prodotto venduto e che sono in grado di avviare quella ripresa economica sostenibile tanto attesa attraversi la quale guardare al futuro con fiducia.