Lo scorso martedì, l’assemblea nazionale francese ha approvato un progetto di legge che rischia di riportare indietro nel tempo le lancette della battaglia ai pesticidi: i coltivatori di barbabietole da zucchero potrebbero reintrodurre in deroga i neonicotinoidi, vietati da tempo a causa dei loro comprovati effetti nocivi sulle api. Approvata al solo scopo di sostenere la filiera dello zucchero, la decisione della Francia rappresenta una presa di posizione chiara nei confronti della quale anche Legambiente ha deciso di esprimersi, condannando una scelta che rischia di mettere a repentaglio l’intero ecosistema. La speranza è che il Senato, a cui spetta il compito di valutare la norma per poi farla tornare in assemblea nazionale per un secondo voto, si schieri in maniera differente.
“La battaglia ai pesticidi – ha dichiarato Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente – non può registrare battute d’arresto e quella imboccata dalla Francia è una strada drammaticamente sbagliata. L’auspicio è che il Senato blocchi la norma. Senza dubbio, è necessario porre un tema di merito a livello europeo: i pesticidi e i neonicotinoidi in particolare rappresentano un pericolo per le api e dunque per il nostro Pianeta. Partendo da questo presupposto, è assolutamente necessario che l’Unione europea intervenga per evitare fughe all’indietro da parte di chi pare avere tutta l’intenzione di sostenere in maniera del tutti errata la filiera dello zucchero e non certo la battaglia contro la crisi climatica, aprendo la strada ad un precedente e ad un possibile è quanto mai grave allineamento da parte di altri Stati europei. La legge francese sulla biodiversità del 2016 era stata rivoluzionaria, bandendo i neonicotinoidi perché dannosi per gli insetti impollinatori e le api come, del resto, lo è stato il divieto imposto dall’Unione europea nel 2018. In Italia, stiamo assistendo ad esempi molto virtuosi come quello di COPROB – Italia Zuccheri che ha guidato la riduzione della chimica nella bieticoltura e ha convertito 3000 ettari a biologico. Ripartiamo da queste best practice per fare in modo che tutti i Paesi dell’Unione europea possano segnare un punto a favore dell’ambiente, mettendo fine ad un rimbalzo inutile e dannoso, e firmiamo tutti la petizione Save bees and farmers (www.savebeesandfarmers.com) che come Legambiente stiamo sostenendo allo scopo di aggiustare finalmente la rotta e tutelare le api e gli insetti, diminuendo drasticamente le pericolose molecole di sintesi in agricoltura.”
Ufficio comunicazione – Legambiente agricoltura
Dott.ssa Margherita Ambrogetti Damiani
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